Portare a spasso il mondo in visioni di luce
e poi tornare a ricominciare in gesti di quotidiana abitudine,
questo il destino di sempre
che si rinnova in ciclici pezzi di storia,
ed, ogni volta, ti strappa gli occhi,
ti strizza il cuore e affoga la mente.
La solitaria disperazione, lentamente, diventa panico,
paralizza il pensiero,
lo storce, lo conduce in riflessioni maligne
che trafiggono la capacità dell'anima
e, senza difese, guardi un cielo d'azzurro
che silenzioso ed immobile ti lascia senza sorriso.
Ancora una volta sei solo,
in un giorno che tace,
e l'albero del tempo
non ha più frutti per te.
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