giovedì 16 luglio 2009
Le sbarre
Le sbarre.
A volte guardo le sbarre,
non sono nere e neppure cattive:
esistono e basta.
Non é poi così male
morire ogni giorno
e perdersi nel vento.
Fra poco partirò,
dimenticherò le cose che ho scritto,
non scriverò più
e guarderò avanti,
non alle cose passate
come fin ora ho fatto
poi tornerò,
mi volterò di nuovo indietro
e sarà passata un'altra estate.
domenica 5 luglio 2009
L'albero del tempo.
Portare a spasso il mondo in visioni di luce
e poi tornare a ricominciare in gesti di quotidiana abitudine,
questo il destino di sempre
che si rinnova in ciclici pezzi di storia,
ed, ogni volta, ti strappa gli occhi,
ti strizza il cuore e affoga la mente.
La solitaria disperazione, lentamente, diventa panico,
paralizza il pensiero,
lo storce, lo conduce in riflessioni maligne
che trafiggono la capacità dell'anima
e, senza difese, guardi un cielo d'azzurro
che silenzioso ed immobile ti lascia senza sorriso.
Ancora una volta sei solo,
in un giorno che tace,
e l'albero del tempo
non ha più frutti per te.
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